Laureata con lode in Lettere Moderne con indirizzo in Storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Milano, con una tesi sulle vetrate Liberty, ho collaborato per alcuni anni con una casa editrice, diventando pubblicista. Entrata in ruolo, ho insegnato per oltre 15 anni storia dell’arte, italiano e storia in alcuni istituti superiori milanesi, mettendo a punto una formazione che privilegia un approccio multidisciplinare. Dal 1986 collaboro con l’Associazione “Amici di Brera” elaborando e svolgendo visite guidate, percorsi didattici, conferenze. Per l’Associazione, di cui sono consigliera, curo la redazione dei programmi culturali, e sono responsabile dell’organizzazione delle conferenze. Autrice di articoli di approfondimento su temi storico/artistici, ho pubblicato “Arte e Zodiaco“ (Sassi, 2009) e “Milano, una metropoli d’arte” (Sassi, 2010), scritti a quattro mani con il collega ed amico Stefano Zuffi.
Quasi fuori tempo massimo rispetto alle celebrazioni per il cinquecentenario di Leonardo da Vinci, la mostra in corso all’Archivio Storico di Milano ci offre due occasioni da non perdere: intanto, la location: il palazzo di Via Senato, non molto conosciuto dai milanesi, vanta una delle più belle architetture del ‘600 lombardo, e una vicenda storica interessante. Ma soprattutto, la mostra ci dà l’opportunità, per la prima volta, di prendere visione di una selezione di documenti – alcuni inediti – relativi alla lunga permanenza del maestro in città e alle opere che vi ha realizzato, compresi gustosi dettagli di vita quotidiana: dall’arrivo a Milano, (di cui è esposta una grande, preziosa mappa antica), alla donazione a suo favore della famosa vigna, dall’ “assunzione” del turbolento ,ma amatissimo, allievo Gian Giacomo Caprotti, soprannominato Salaì, alle testimonianze sul precoce degrado dell’ “Ultima Cena”, e alla travagliata icenda della “Vergine delle rocce”; e proprio il contratto con la confraternita committente del dipinto ci regala un’emozione imperdibile: stipulato davanti al notaio Antonio De Capitani, il documento reca in calce la firma autografa – l’unica nota ad oggi – apposta da Leonardo, per una volta in scrittura “normale” e non inversa. Nero su bianco, il segno del genio.
Dal Lunedì al Giovedì dalle 9.30 alle 13.00
RINUNCIAQualora la rinuncia alla partecipazione ad una manifestazione culturale desse diritto ad un rimborso, invitiamo a ritirarlo.
In caso contrario la Segreteria lo contabilizzerà come un acconto su eventuali future visite.
Sostenere la Pinacoteca di Brera è un atto di generosità che permette alla comunità di crescere e di rafforzare la propria identità.
Gli Amici di Brera offrono un ricco panorama di eventi, conferenze, presentazioni, convegni. Scopri il calendario delle nostre attività.
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