Da martedì 13.10.2020
a domenica 18.10.2020
Calabria del Nord
Volo diretto Milano Linate/Lamezia AZ 1179 - 10,30/12,10.
- Quota individuale di partecipazione minimo 15 - € 1.550
- Iscrizioni in corso sino ad esaurimento dei posti disponibili (acconto euro 500)
- Saldo entro 15 giorni dalla partenza
- Supplemento camera singola € 150
Un dovere e un piacere, per me, occuparmi di Storia dell’Arte e dell’Architettura. Un dovere civico verso il nostro magnifico patrimonio nazionale, e un dovere etico verso i miei maestri; un piacere personale nell’osservare, nell’approfondire, nel promuovere, sul doppio versante lavorativo della libera professione e della pubblicistica/divulgazione, nonché dell’insegnamento part-time della Disciplina alla scuola superiore (con esperienza attiva nella didattica), entrambi da fine anni Ottanta.
Un grande amore: Milano, la mia città per anagrafe e per scelta.
Come progettato nel viaggio dello scorso anno, torniamo in Calabria con un itinerario a completamento dell’itinerario precedente. Altri luoghi, altri capolavori, altri sapori, veri pregi di una regione stupefacente perché bellissima!
Per dirla con le parole dello storico dell’arte Bernard Berenson la Calabria fa vivere “lunghe ore di sogno con un panorama di meravigliosi scenari incantati”. Sua maestà il Massiccio del Pollino governa un territorio in cui sono acuiti quei contrasti di natura che abbiamo imparato ad osservare e che ci hanno stregato. Tutte le arti partecipano al limpido coro del patrimonio culturale, che va dall’antico al moderno con picchi di unicità. Anche in questa occasione potremo apprezzare quel “mare pieno di voci” e quel “cielo pieno di visioni” ammirato, tra gli altri, da Giovanni Pascoli.
In mattinata viaggio aereo con volo diretto Milano Linate/Lamezia AZ 1179 - 10,30/12,10. Giunti in Calabria, dopo una sosta per il pranzo in ristorante, la destinazione è Cosenza. Antica capitale dei Bruzi, la città è alla confluenza dei fiumi Crati e Busento (ipotetico “letto” per le spoglie del re Alarico, in questa zona morto a causa di malattia): vanta il centro storico meglio conservato a livello regionale, e sono davvero suggestivi i palazzi signorili e le case modeste con le scale esterne e il pergolato dette vignani. Corso Telesio è vivace per i negozi di antiquariato, le gallerie d’arte, le attività artigianali, le sculture all’aperto; importante la Cattedrale, consacrata nel 1222, che alberga il sepolcro della regina Isabella d’Aragona, finissimo lavoro di scuola francese. Il ponte progettato da Santiago Calatrava si aggiunge al cospicuo elenco di mete da visitare. Sistemazione presso il Royal Hotel (www.hotelroyalcosenza.it), moderna struttura a pochi passi dal centro: cena in albergo.
La mattina è dedicata alle visite in Cosenza. La Villa Rendano (1891) e il Teatro Rendano (1909) sono testimonianza di una felice fase edilizia e decorativa. La villa è un edificio elegante, circondato da un magnifico parco, ed è tipica di quel rinascimentalismo di impronta toscana diffuso anche in questa regione. Partiamo per San Demetrio Corone (pranzo libero), situato ai margini della Sila Greca: scopo della visita è ammirare l’Abbazia di Sant’Adriano, basiliana e normanna (secc. X-XIII), impreziosita da magnifici affreschi e mosaici, senza dimenticare che era sede del Collegio italo-greco, durante l’epoca risorgimentale luogo di cultura, che vide un nucleo di docenti e studenti assai attivo nella lotta rivoluzionaria. San Demetrio, inoltre, si poneva come centro religioso delle comunità albanesi del territorio. Sistemazione presso la Masseria Torre di Albidona (www.torredialbidona.com), nei dintorni di Trebisacce, dove trascorriamo la serata cenando, coccolati da una cucina tradizionale e curata.
Partenza per Rocca Imperiale, dove è d’obbligo la visita al Castello Svevo, ennesima dimostrazione di una volontà politica e di un disegno culturale, che fa capo allo Splendor Mundi, l’inimitabile Federico II di Svevia, l’uomo del Rinascimento venuto al mondo due secoli troppo presto: “Dopo giorni di lotte formidabili, verrà l’imperatore Federico a ripristinare il diritto. Egli restituirà quanto dai preti fu sottratto alle vedove, ai pupilli ed agli orfani. E dei potenti lascerà sussistere soltanto la settima parte…” e “… furono questi i felici presagi che donarono un senso alla mia vita”. L’immagine della sagoma imponente è un viatico per lo stupore e i dettagli degli interni ne fanno una meta imprescindibile. Concluse le visite ci dirigiamo verso Cerchiara di Calabria, già nell’area del Parco Nazionale del Pollino, il più vasto d’Italia, punteggiato da cime oltre i 2000 metri e reso celebre dalla importantissima specie del pino loricato. Cerchiara è stata feudo di numerose famiglie in passato, e quindi le tracce storiche sono molte. Fuori dall’abitato, in una posizione tale per cui ci sembrerà di toccare la fertile piana di Sibari, si trova il Santuario di S. Maria delle Armi. La costruzione è cresciuta attorno alla grotta del miracolo: si tratta di un viaggio nel rituale, nell’archetipo, nelle credenze che affondano le radici nella notte dei tempi. Lo sperone su cui sorge è un balcone naturale spalancato sull’Alto Jonio dai riflessi cangianti. Sul finire del pomeriggio si raggiunge l’Hotel Jolly di Castrovillari (www.hoteljollycastrovillari.it), un confortevole albergo con vista panoramica sulla catena del Pollino. Pranzo libero e cena in albergo.
Il tragitto di oggi mostra la sua tipicità geo-ambientale. Le montagne calabresi qui diventano quei monti “disperati” come li vedeva Piovene, ferite slabbrate in una pelle di boschi verdissimi. È la volta di Civita, nome latinizzato della versione originale Çifti, che significa “nido d’aquile”; l’abitato venne fondato da profughi albanesi nel XV secolo. Oltre alla qualità dell’impianto urbanistico-architettonico, oggi a Civita si apprezza la vitalità della cultura arbëresche: casa Kodra, la Chiesa Madre, il Museo Etnico sono punti di riferimento per una conoscenza ravvicinata. Civita vive attorno alla gjitonia, che oltre a essere magazzeno, è soprattutto lo spazio della pratica sociale. Anche da Civita l’occhio corre veloce verso l’orizzonte marino. Dall’alto, inoltre, la vista della Gola del torrente Raganello ci darà contezza di quel sentimento del sublime così sentito dagli artisti di fine Settecento. Dopo il pranzo in ristorante a Laino Borgo, l’itinerario dirige verso Papasidero. L’attraversamento del “cuore” del Pollino avviene percorrendo un’arteria autostradale ma dall’alto valore paesaggistico: il valico di Campotenese è a 1022 metri di altitudine. A Papasidero visitiamo l’importantissima Grotta preistorica del Romito o del Bue primigenio, il Santuario di S. Maria di Costantinopoli, altro scrigno di tesori, e la Cappella di S. Sofia con i suoi affreschi medievali. Alla conclusione partenza verso la tirrenica Costa dei Cedri e il Resort La Bruca di Scalea: cena in albergo.
La Riviera dei Cedri è un susseguirsi di spiagge solitarie dalla forma a falce e di alte scogliere che si sgranano in mare. Terra dove l’agrume cresce rigoglioso, offre numerose mete sia culturali che turistiche. Da San Nicola Arcella ci muoviamo per una escursione privata in battello, che tocca i punti più panoramici: Arco Magno, Arco di Enea, Isola di Dino, Grotta Azzurra, Grotta del Leone, per citare i più famosi. Pranzo in ristorante con menù di pesce… nel blu dipinto di blu! Nel pomeriggio il programma prevede la visita del bellissimo borgo di Orsomarso, un tempo abitato da una comunità basiliana, oggi geloso dei suoi tesori romanici e rinascimentali: immerso nell’incantato paesaggio del fiume Argentino, sembra sospeso nel tempo. Concluse le visite, la giornata termina nella località di Belvedere Marittimo dove ci si sistema all’hotel Valeria del Mar (www.hotelvaleriadelmar.it), affacciato sul litorale tirrenico: cena in albergo.
Il percorso scorre sulla litoranea: luoghi di interesse panoramico sono Capo Bonifati, Cetraro, Guardia Piemontese. L’itinerario punta verso San Marco Argentano, dove percorriamo la traccia dell’età normanna visitando l’Abbazia di S. Maria della Matina (fondata da Roberto il Guiscardo e sede benedettina, poi passata ai Cistercensi) e la cripta della Cattedrale, pressoché integra quindi di valore storico-architettonico assoluto, nonché la Torre di Drogone, elemento meglio conservato della Fortezza ducale. Chiusura del circuito all’aeroporto di Lamezia Terme per il volo diretto di rientro Lamezia/Milano Linate AZ 1174 - 13,00/14,40.
Quota individuale di partecipazione
minimo 15 - € 1.550
Iscrizioni in corso sino ad esaurimento dei posti disponibili (acconto euro 500)
Saldo entro 15 giorni dalla partenza
Supplemento camera singola € 150
La quota comprende
Viaggio aereo con voli di linea, tasse aeroportuali e un bagaglio da stiva max 23 kg, itinerario in pullman come da
programma, sistemazione in camera a due letti presso gli alberghi citati, cinque cene in albergo e tre pranzi in ristorante bevande incluse, escursioni visite e ingressi come da programma, assistenza storico artistica di Paola Rapelli, polizza di assistenza “medico-bagaglio-annullamento” e polizza di garanzia “covid19”
La quota non comprende
Gli extra in genere, 2 pasti liberi, i facchinaggi, le mance e quanto non espressamente citato nel programma.
Modalità di pagamento
Assegno o bonifico bancario a favore di Celeber srl - Milano
Sostenere la Pinacoteca di Brera è un atto di generosità che permette alla comunità di crescere e di rafforzare la propria identità.
Gli Amici di Brera offrono un ricco panorama di eventi, conferenze, presentazioni, convegni. Scopri il calendario delle nostre attività.
Come progettato nel viaggio dello scorso anno, torniamo in Calabria con un itinerario a completamento dell’itinerario precedente. Altri luoghi, altri capolavori, altri sapori, veri pregi di una regione stupefacente perché bellissima! Per dirla con le parole dello storico dell’arte Bernard Berenson la Calabria fa vivere “lunghe ore di sogno con un panorama di meravigliosi scenari […]