Laureata con lode in Lettere Moderne con indirizzo in Storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Milano, con una tesi sulle vetrate Liberty, ho collaborato per alcuni anni con una casa editrice, diventando pubblicista. Entrata in ruolo, ho insegnato per oltre 15 anni storia dell’arte, italiano e storia in alcuni istituti superiori milanesi, mettendo a punto una formazione che privilegia un approccio multidisciplinare. Dal 1986 collaboro con l’Associazione “Amici di Brera” elaborando e svolgendo visite guidate, percorsi didattici, conferenze. Per l’Associazione, di cui sono consigliera, curo la redazione dei programmi culturali, e sono responsabile dell’organizzazione delle conferenze. Autrice di articoli di approfondimento su temi storico/artistici, ho pubblicato “Arte e Zodiaco“ (Sassi, 2009) e “Milano, una metropoli d’arte” (Sassi, 2010), scritti a quattro mani con il collega ed amico Stefano Zuffi.
Il 2020 ricorda il pittore lorenese George de la Tour con una esposizione in apertura a inizio anno a Palazzo Reale. Ci prepariamo all’evento indagando la sua misteriosa figura, attiva tra il 1616 e il 1652. Componenti italiane e fiamminghe si intrecciano in modo inscindibile nella sua produzione, mescolandosi agli echi caravaggeschi della scuola romana, ma anche alle correnti naturaliste poi affermatesi in Europa. Sembra una “spy story” quella che vede protagonista il pittore, dal carattere avido e violento, spesso coinvolto in beghe legali, i suoi spostamenti, le sue vicende biografi che, avare di dati e spesso avvolte in un fitto mistero… Quello che conta è che, nell’epoca in cui erano attivi pittori come Valentin de Boulogne, Simone Vouet, Van Baburen, Nicolas Regnier, Ter Brugghen, e gli italiani Jacopo de Ribera, Carlo Saraceni, per citarne solo alcuni, de La Tour spicca per il modo con cui trasforma il naturalismo caravaggesco in spiritualità e intimismo, in composizioni notturne dominate da un silenzio irreale e da un’eccezionale capacità di controllo delle fonti di luce. Perfetto e definitivo il giudizio di André Malraux che di de La Tour scriveva: “interpretava la parte serena delle tenebre”.
Dal Lunedì al Giovedì dalle 9.30 alle 13.00
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Il 2020 ricorda il pittore lorenese George de la Tour con una esposizione in apertura a inizio anno a Palazzo Reale. Ci prepariamo all’evento indagando la sua misteriosa figura, attiva tra il 1616 e il 1652. Componenti italiane e fiamminghe si intrecciano in modo inscindibile nella sua produzione, mescolandosi agli echi caravaggeschi della scuola romana, […]