Storia

Sostenere e Valorizzare

Nel 1926 un gruppo di intelligenti e generosi cittadini diede vita all’associazione Amici di Brera con lo scopo di sostenere, valorizzare e contribuire ad aumentare il ricchissimo patrimonio del complesso di Brera e del sistema museale di Milano.

Il 1939 fu l’anno nel quale avvenne una delle donazioni più importanti da parte degli Amici alla Pinacoteca di Brera, la Cena in Emmaus di Caravaggio su proposta di Ettore Modigliani, ma fu anche l’anno nel quale l’Associazione venne sciolta in seguito alle direttive del governo fascista.

Solo nel Dopoguerra per la ferma volontà di Fernanda Wittgens, già allieva di Modigliani e grande paladina del patrimonio artistico, gli Amici di Brera si ricostituirono. Furono anni intensi, caratterizzati da importanti donazioni al Museo compiute da soci e consiglieri, tra cui spiccano intere collezioni come la Jesi e la Vitali, e le opere di Giovanni da Milano e Segantini. Una politica di donazioni che ancora oggi continua, dall’opera del “Maestro della Pala Sforzesca” o il ritratto eseguito da Cesare Tallone donato da Filippo Crivelli nel 2014, alla grande donazione de Le fantasie di Mario Mafai, una serie di 23 dipinti eseguita tra il 1941 e il 1943, fatta in anni recenti dell’ex Presidente di Amici di Brera Aldo Bassetti. Importante è stata la convenzione stipulata nel 1986 con l’Istituto Bancario San Paolo di Torino, grazie all’impegno della famiglia Brion.

Con la presidenza di Aldo Bassetti, numerosi sono stati anche gli interventi di tipo strutturale, come il nuovo ingresso all’Orto Botanico da via Fratelli Gabba, l’illuminazione delle sale di Bellini, Veronese, Tintoretto, Caravaggio, il riallestimento integrale della Sala della Passione, oggi a lui intitolata.

A questi si aggiungono i restauri di opere fondamentali dell’“universo” Brera: nel 2023 Natura morta con strumenti musicali (1650-60 circa) di Evaristo Baschenis, nel 2021 le due opere di Giacomo Ceruti, Portarolo seduto con cesta a tracolla, uova e pollame e Portarolo seduto su una cesta, la statua di Napoleone di Canova, icona braidense al centro del cortile (grazie all’importante contributo di Bank of America Merrill Lynch) e i numerosi dipinti restaurati nel laboratorio “a vista” nel percorso museale, realizzato con il contributo di Pirelli. La ricca e variegata attività culturale e didattica, i viaggi e le visite guidate, i percorsi dedicati ai cittadini extracomunitari svolti dall’Associazione sono stati e continuano ad essere aspetti fondamentali mirati al coinvolgimento di un sempre più vasto pubblico.

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