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Napoleone a Milano

A duecento anni di distanza, un appassionante viaggio
in quattro podcast nella Milano napoleonica

Con Marco Carminati
Regia di Ottavia Casagrande
Una produzione dell’Associazione Amici di Brera

“Che volete? – disse Manzoni – era un uomo che bisognava ammirare senza poterlo amare; il maggior tattico, il più infaticabile conquistatore, colla maggior qualità dell’uomo politico, il saper aspettare e il saper operare. La sua morte mi scosse, come se al mondo venisse a mancare qualche elemento essenziale”.

L’ode a Napoleone, spentosi a Sant’Elena il 5 maggio del 1821, la magnifica opera che tutti abbiamo studiato, chiude definitivamente l’epopea napoleonica. Lo scritto originale manzoniano è conservato a Brera (alla Biblioteca Braidense), un luogo che deve molto ai quindici anni di dominio francese, come molto deve la città di Milano che fino al 1814 fu capitale, prima della Repubblica Cisalpina, poi del Regno Italico.

La nascita della Pinacoteca di Brera, con capolavori arrivati da ogni contrada della Penisola; il completamento del Duomo di Milano, l’Arena, l’Arco della Pace, l’opera di uno dei più grandi artisti dell’epoca, Andrea Appiani; il progetto grandioso di Foro Bonaparte, l’incoronazione sfarzosa (di cui rimane il favoloso manto di Napoleone, da poco restaurato grazie a Intesa Sanpaolo). E ancora le testimonianze dei contemporanei, i cambiamenti nella moda, nella decorazione, nel gusto.

Napoleone

Napoleone e Milano

Napoleone e Brera

L’incoronazione di Napoleone

Napoleone e Manzoni

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