IL VANGELO SECONDO SAVOLDO

Grazie ai raffinati studi chiaroscurali che nobilitano le sue opere e alle ambientazioni notturne nella quale sono a volte immerse, Giovan Girolamo Savoldo (c. 1480 – post 1548) è oggi unanimemente riconosciuto come uno dei fondamentali precursori dell’arte di Caravaggio. Originario di Brescia, ma attivo soprattutto a Venezia, Savoldo si distingue tuttavia anche per il carattere del tutto originale delle sue invenzioni pittoriche, nelle quali la magia degli effetti di luce e la sospesa solennità delle figure si coniuga con una interpretazione dei temi mai convenzionale. La conferenza indaga l’ambiente culturale nel quale si giocò l’avventura di Savoldo, mettendo a fuoco gli orientamenti del pittore e quelli dei collezionisti a lui fedeli. Grazie a questo approfondimento si scopre come le invenzioni dell’artista riverberino un sentimento diffuso nella religiosità di primo Cinquecento, che sollecitava gli uomini di fede a percepire gli avvenimenti della storia sacra come attuali e realmente presenti davanti ai loro occhi, al fine di sperimentare una più coinvolgente partecipazione a quei fatti.