Storica dell'arte, collaboro dal 2001 con la casa editrice Electa, sono autrice dei volumi: La National Gallery di Londra (Mondadori, 2002), Il Prado di Madrid (Mondadori, 2003), Il Rijksmuseum di Amsterdam (Mondadori, 2004), Rubens (Electa, 2004), Il Settecento (Electa, 2006), Gli stili nelle arti (Mondadori Arte, 2008), Tardobarocco e Rococò (Electa, 2009). Tengo conferenze su temi artistici e conduco visite guidate a mostre, musei e luoghi d’arte, in Italia e all’estero, per conto di varie associazioni culturali. Il mio impegno professionale e i miei interessi sono rivolti principalmente a diffondere la conoscenza della storia e dei problemi dell’arte a un pubblico curioso e spesso poco consapevole delle bellezze e dei tesori ovunque diffusi nel nostro paese.
La basilica fu edificata tra il 379 e il 386 per volere dello stesso vescovo Ambrogio che la dedicò ai santi
martiri in essa sepolti (Satiro, Vittore, Nabore, Vitale, Felice, Valeria, Gervasio e Protasio). Il nome della chiesa divenne “Sant’Ambrogio” alla morte del vescovo fondatore. Importanti lavori di ampliamento furono voluti dal vescovo Angilberto II, mentre nel XII sec. fu costruito il tiburio. La basilica è preceduta da un grande quadriportico, all’interno del quale si ha una chiara visione della grande facciata a capanna e dei due campanili. L’interno è a pianta basilicale, con vasto matroneo sopra le navate laterali. Nel presbiterio, sotto il tiburio ottagonale, si trova il famoso “altare d’oro” del magister phaber Vuolvino, coperto dal ciborio del IX secolo. L’abside è su due livelli: in quello inferiore, più basso rispetto alla navata, c’è la cripta con i corpi dei Santi Ambrogio, Gervasio e Protasio, mentre nel livello superiore, si trovano gli stalli lignei del coro che risalgono al XV sec.
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La basilica fu edificata tra il 379 e il 386 per volere dello stesso vescovo Ambrogio che la dedicò ai santi martiri in essa sepolti (Satiro, Vittore, Nabore, Vitale, Felice, Valeria, Gervasio e Protasio). Il nome della chiesa divenne “Sant’Ambrogio” alla morte del vescovo fondatore. Importanti lavori di ampliamento furono voluti dal vescovo Angilberto II, […]