Un dovere e un piacere, per me, occuparmi di Storia dell’Arte e dell’Architettura. Un dovere civico verso il nostro magnifico patrimonio nazionale, e un dovere etico verso i miei maestri; un piacere personale nell’osservare, nell’approfondire, nel promuovere, sul doppio versante lavorativo della libera professione e della pubblicistica/divulgazione, nonché dell’insegnamento part-time della Disciplina alla scuola superiore (con esperienza attiva nella didattica), entrambi da fine anni Ottanta.
Un grande amore: Milano, la mia città per anagrafe e per scelta.
Pensiamo di conoscerli bene, i pittori della “Preraphaelite brotherhood”, il sodalizio artistico e professionale che accomunò alcuni artisti inglesi nella seconda metà dell’ 800; in realtà non è così, e la mostra in corso a Palazzo Reale in collaborazione con la Tate Britain di Londra rappresenta un’ottima occasione per capirli davvero. Inserito nel contesto del tardo Romanticismo/Simbolismo, il movimento si fonda sul recupero dell’arte che precede Raffaello, quella dei cosiddetti “primitivi”, interpretandola in modi sentimentali e nostalgici, che si tingono di sfumature fiabesche. Nell’Europa di fine secolo, tra i grafismi di Klimt, le ondulazioni del Liberty, le rivoluzioni politico/sociali in atto in molti Paesi, le linee severe dei pittori pre-raffaelliti privilegiano alcuni temi, come i soggetti medievali e gli antichi miti, ripresi in un’ottica idealistica ed allegorica. Tra le 80 opere esposte, anche alcune icone che difficilmente vengono prestate, come l”Ofelia” di Millais, “Il risveglio della coscienza” di William Holman Hunt, “Amore d’aprile” di Arthur Hughes, la “Lady of Shalott” di John William Watehouse, il “Paolo e Francesca” di Rossetti.
Lunedì, martedì, mercoledì e giovedì, dalle 9.30 alle 13.
Al pomeriggio la Segreteria sarà aperta dalle 16 alle 17.30, solo in concomitanza con le conferenze in Sala della Passione.
Venerdì chiuso.
Qualora la rinuncia alla partecipazione ad una manifestazione culturale desse diritto ad un rimborso, invitiamo a ritirarlo.
In caso contrario la Segreteria lo contabilizzerà come un acconto su eventuali future visite.
Sostenere la Pinacoteca di Brera è un atto di generosità che permette alla comunità di crescere e di rafforzare la propria identità.
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Pensiamo di conoscerli bene, i pittori della “Preraphaelite brotherhood”, il sodalizio artistico e professionale che accomunò alcuni artisti inglesi nella seconda metà dell’ 800; in realtà non è così, e la mostra in corso a Palazzo Reale in collaborazione con la Tate Britain di Londra rappresenta un’ottima occasione per capirli davvero. Inserito nel contesto del […]