Laureata con lode in Lettere Moderne con indirizzo in Storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Milano, con una tesi sulle vetrate Liberty, ho collaborato per alcuni anni con una casa editrice, diventando pubblicista. Entrata in ruolo, ho insegnato per oltre 15 anni storia dell’arte, italiano e storia in alcuni istituti superiori milanesi, mettendo a punto una formazione che privilegia un approccio multidisciplinare. Dal 1986 collaboro con l’Associazione “Amici di Brera” elaborando e svolgendo visite guidate, percorsi didattici, conferenze. Per l’Associazione, di cui sono consigliera, curo la redazione dei programmi culturali, e sono responsabile dell’organizzazione delle conferenze. Autrice di articoli di approfondimento su temi storico/artistici, ho pubblicato “Arte e Zodiaco“ (Sassi, 2009) e “Milano, una metropoli d’arte” (Sassi, 2010), scritti a quattro mani con il collega ed amico Stefano Zuffi.
Pensiamo di conoscerli bene, i pittori della “Preraphaelite brotherhood”, il sodalizio artistico e professionale che accomunò alcuni artisti inglesi nella seconda metà dell’ 800; in realtà non è così, e la mostra in corso a Palazzo Reale in collaborazione con la Tate Britain di Londra rappresenta un’ottima occasione per capirli davvero. Inserito nel contesto del tardo Romanticismo/Simbolismo, il movimento si fonda sul recupero dell’arte che precede Raffaello, quella dei cosiddetti “primitivi”, interpretandola in modi sentimentali e nostalgici, che si tingono di sfumature fi abesche. Nell’Europa di fi ne secolo, tra i grafi smi di Klimt, le ondulazioni del Liberty, le rivoluzioni politico/sociali in atto in molti Paesi, le linee severe dei pittori pre-raffaeliti privilegiano alcuni temi, come i soggetti medievali e gli antichi miti, ripresi in un’ottica idealistica ed allegorica. Tra le 80 opere esposte, anche alcune icone che difficilmente vengono prestate, come l”Ofelia” di Millais, “Il risveglio della coscienza” di William Holman Hunt, “Amore d’aprile” di Arthur Hughes, la “Lady of Shalott” di John William Watehouse, il “Paolo e Francesca” di Rossetti.
Dal Lunedì al Giovedì dalle 9.30 alle 13.00
RINUNCIAQualora la rinuncia alla partecipazione ad una manifestazione culturale desse diritto ad un rimborso, invitiamo a ritirarlo.
In caso contrario la Segreteria lo contabilizzerà come un acconto su eventuali future visite.
Sostenere la Pinacoteca di Brera è un atto di generosità che permette alla comunità di crescere e di rafforzare la propria identità.
Gli Amici di Brera offrono un ricco panorama di eventi, conferenze, presentazioni, convegni. Scopri il calendario delle nostre attività.
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