Laureata con lode in Lettere Moderne con indirizzo in Storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Milano, con una tesi sulle vetrate Liberty, ho collaborato per alcuni anni con una casa editrice, diventando pubblicista. Entrata in ruolo, ho insegnato per oltre 15 anni storia dell’arte, italiano e storia in alcuni istituti superiori milanesi, mettendo a punto una formazione che privilegia un approccio multidisciplinare. Dal 1986 collaboro con l’Associazione “Amici di Brera” elaborando e svolgendo visite guidate, percorsi didattici, conferenze. Per l’Associazione, di cui sono consigliera, curo la redazione dei programmi culturali, e sono responsabile dell’organizzazione delle conferenze. Autrice di articoli di approfondimento su temi storico/artistici, ho pubblicato “Arte e Zodiaco“ (Sassi, 2009) e “Milano, una metropoli d’arte” (Sassi, 2010), scritti a quattro mani con il collega ed amico Stefano Zuffi.
Dei famosi “Italiens de Paris” il barlettano Giuseppe De Nittis è a mio parere il più talentuoso e originale; e solo la morte prematura, appena trentottenne, ha potuto interrompere la sua inesauribile verve creativa, mettendo fine ad una carriera più che brillante, “stellare”. A lui Palazzo Reale dedica un’ampia retrospettiva, curata da Fernando Mazzocca e Paola Zatti. Giunto a Parigi nel 1867, a soli 20 anni, da Napoli, dove con De Gregorio e Rossano aveva dato vita alla Scuola di Resina con le sue vedute en plein air del Vesuvio, De Nittis si integra in breve tempo nel cotè artistico e intellettuale della città, affiancandosi agli Impressionisti nel rappresentare i riti della Ville Lumiere, ma anche i paesaggi della campagna dei dintorni. Preziosa image
maker del marito è Leontine, raffinata parigina “d.o.c”, modella di molti dipinti, che lo aiuta a tessere relazioni con prestigiosi personaggi del bel mondo, come i De Gouncourt, Duranty, la principessa Matilde Bonaparte, Zola, Manet, Degas. Alla sua morte, sulla lapide Dumas figlio fece incidere: “Qui giace Joseph De Nittis, morto a 38 anni nella piena giovinezza, in piena gloria come gli eroi e i semidei”.
Dal Lunedì al Giovedì dalle 9.30 alle 13.00
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In caso contrario la Segreteria lo contabilizzerà come un acconto su eventuali future visite.
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Dei famosi “Italiens de Paris” il barlettano Giuseppe De Nittis è a mio parere il più talentuoso e originale; e solo la morte prematura, appena trentottenne, ha potuto interrompere la sua inesauribile verve creativa, mettendo fine ad una carriera più che brillante, “stellare”. A lui Palazzo Reale dedica un’ampia retrospettiva, curata da Fernando Mazzocca e […]