Collaborando da anni con la splendida Biblioteca di Brera ed essendo cresciuta con una passione per i libri che mi fa tornare da ogni viaggio con valigie pesantissime, cerco di allacciare tra loro itinerari d'arte ed emozioni letterarie. Sono persuasa infatti che il nostro gusto per il Bello si componga di memorie individuali, di conoscenza ma anche di assonanze più o meno consce tra lo sguardo e la parola: amo i viaggi-racconto, quindi, che sanno mettere in gioco ogni sfaccetta-tura del nostro universo percettivo. Collaboro con prestigiose associazioni culturali e ho al mio attivo alcune pubblicazioni di argomento storico-artistico. Un papà molto amato mi ha trasmesso un grande amore per la Francia, paese in cui mi muovo con affettuosa e complice disinvoltura.
Allestita in cinque sezioni incentrate su particolari soggetti iconografi ci e sul rapporto tra i pittori italiani e quelli del Nord, la mostra in corso a Palazzo Reale, la prima in Italia dedicata a Georges de la Tour, fa il punto sulle attuali conoscenze relative al misterioso artista francese, del quale non esistono opere conservate in Italia. Si tratta quindi di un’occasione unica per entrare in contatto con questo pittore, nato nel 1593 in Lorena, che appare fin dalle prime prove votato all’osservazione della natura e della vita quotidiana, in linea con il naturalismo secentesco, cui si aggiunge la ripresa in suggestive scene a lume di candela. La luce infatti, nel suo stringente rapporto con l’ombra, è una vera ossessione per de La Tour, maestro di sperimentazioni luministiche di straordinario effetto; la conoscenza delle opere di Caravaggio non fece che accrescere questa tendenza, in soggetti spesso umili e feriali, facendo di de La Tour uno dei più originali continuatori della scuola sviluppatasi intorno all’esempio del Merisi, in un’accezione europea e non solo italiana; in mostra presenti opere Gerrit Von Hontorst, Hendrick ter Brugghen, Paulus Bor e altri ancora.
Dal Lunedì al Giovedì dalle 9.30 alle 13.00
RINUNCIAQualora la rinuncia alla partecipazione ad una manifestazione culturale desse diritto ad un rimborso, invitiamo a ritirarlo.
In caso contrario la Segreteria lo contabilizzerà come un acconto su eventuali future visite.
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