Un dovere e un piacere, per me, occuparmi di Storia dell’Arte e dell’Architettura. Un dovere civico verso il nostro magnifico patrimonio nazionale, e un dovere etico verso i miei maestri; un piacere personale nell’osservare, nell’approfondire, nel promuovere, sul doppio versante lavorativo della libera professione e della pubblicistica/divulgazione, nonché dell’insegnamento part-time della Disciplina alla scuola superiore (con esperienza attiva nella didattica), entrambi da fine anni Ottanta. Un grande amore: Milano, la mia città per anagrafe e per scelta.
“Io non so se esiste il presente, per questo mi documento”: così scrisse Gnoli (1933/1970). E molto altro di lui, tramite lui stesso e chi lo ha capito meglio, sapremo grazie a questa mostra splendida, ben organizzata in due macro-sezioni. La prima sezione documenta l’artista disegnatore e illustratore, apprezzatissimo negli Stati Uniti, con quella particolare vena descrittiva ironica e realistica, e ben lontana da esiti che taluni vorrebbero superficialmente etichettare come un Surrealismo sui generis; la seconda sezione sfrutta un allestimento che a dispetto della vastità degli ambienti si può definire intimo, poiché intima è la visione che ci troviamo a sperimentare con le luminose tele dell’artista romano. Gnoli estrapola il dettaglio, lo nobilita, anzi lo eleva a sintesi dell’essere umano che ha avuto esperienza di quel letto, di quella tovaglia, di quella acconciatura, di quella scarpa, di quel bottone. Vibrante e rispettosa, poi, la sua memoria di un certo Rinascimento umbro…
Dal Lunedì al Giovedì dalle 9.30 alle 13.00
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“Io non so se esiste il presente, per questo mi documento”: così scrisse Gnoli (1933/1970). E molto altro di lui, tramite lui stesso e chi lo ha capito meglio, sapremo grazie a questa mostra splendida, ben organizzata in due macro-sezioni. La prima sezione documenta l’artista disegnatore e illustratore, apprezzatissimo negli Stati Uniti, con quella particolare […]
