Un dovere e un piacere, per me, occuparmi di Storia dell’Arte e dell’Architettura. Un dovere civico verso il nostro magnifico patrimonio nazionale, e un dovere etico verso i miei maestri; un piacere personale nell’osservare, nell’approfondire, nel promuovere, sul doppio versante lavorativo della libera professione e della pubblicistica/divulgazione, nonché dell’insegnamento part-time della Disciplina alla scuola superiore (con esperienza attiva nella didattica), entrambi da fine anni Ottanta. Un grande amore: Milano, la mia città per anagrafe e per scelta.
Un terzetto di storici dell’arte di primissimo ordine (facciamo il solo nome di Salvatore Settis) ha curato questa esposizione di grande fascino, il cui tema è: si può riciclare la Bellezza? in che modo si è sviluppato il riuso delle antichità classiche greco-romane nel lungo tempo che va dal Medio Evo al Barocco? È una ricognizione inedita e sfiziosa (come del resto lo sono le mostre proposte dalla Fondazione), che ci permette di verificare come il concetto di bellezza sotteso alla scultura di età classica non solo è una forte eredità del passato, ma anche un elemento vitale in grado di incidere sul nostro presente e sul nostro futuro, per citare Settis: “una chiave di accesso alla molteplicità delle culture del mondo contemporaneo”. Accurata la selezione delle sculture esposte; tra i pezzi più noti i frammenti della statua colossale dell’imperatore Costantino (IV d.C.), da Palazzo dei Conservatori di Roma.
Dal Lunedì al Giovedì dalle 9.30 alle 13.00
Qualora la rinuncia alla partecipazione ad una manifestazione culturale desse diritto ad un rimborso, invitiamo a ritirarlo. In caso contrario la Segreteria lo contabilizzerà come un acconto su eventuali future visite.
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Un terzetto di storici dell’arte di primissimo ordine (facciamo il solo nome di Salvatore Settis) ha curato questa esposizione di grande fascino, il cui tema è: si può riciclare la Bellezza? in che modo si è sviluppato il riuso delle antichità classiche greco-romane nel lungo tempo che va dal Medio Evo al Barocco? È una […]
